Mi ricordo la fronte di mio padre grondante di sudore, mentre lavorava la terra con impegno e fatica per giorni, senza averne niente. Crescevano i primi grappoli d’uva, ma il lavoro di mio padre non si arrestava.
Poi arrivava il momento della vendemmia, giorni di festa in compagnia dei nostri amici che ci davano una mano.
Quindi mio padre lavorava ininterrottamente per mesi per godere di pochi giorni in compagnia degli amici..non mi sembrava uno scambio equo. Ne valeva davvero la pena?
Faceva il vino e anche li ci metteva tutto il suo impegno, tra giornate interminabili in cui lavorava fino a tarda sera.
Arrivò il giorno di gustare il frutto di tanto lavoro e mio padre organizzò una cena con amici e parenti, passammo tutta la notte a festeggiare.
Ricordo il suo viso pieno di orgoglio quando versava il primo bicchiere dell’anno. Fu lì che capii.
Tutto ciò che aveva fatto, tutto il suo sudore, erano stati ricompensati da quei momenti di allegria; il vino ti crea l’occasione di festeggiare anche quando non è periodo di festa, ti rende felice perchè lo gusti in compagnia di un amico caro.
Ero solo un bambino ma tutto ciò mi affascinava.